Protesta dei lavoratori dei call center a Torino: sciopero contro il nuovo contratto
Sciopero e manifestazione in piazza Castello
Lunedì 3 febbraio 2025, Torino è stata teatro di una manifestazione che ha coinvolto i lavoratori e i collaboratori di numerose aziende di call center. La protesta si è svolta in piazza Castello, dove centinaia di dipendenti hanno espresso il loro dissenso contro la possibile disdetta del Contratto Collettivo Nazionale del Lavoro per le Telecomunicazioni. Tra le aziende coinvolte c’è anche Ingo, con sede in via Pianezza, che occupa circa 400 addetti solo nella città piemontese.
Le ragioni della protesta
Il silenzio delle aziende committenti
Uno degli aspetti più contestati dai lavoratori è l’atteggiamento delle aziende committenti, che esternalizzano i propri servizi a società di call center. Secondo i sindacati, queste imprese mantengono un atteggiamento di totale silenzio rispetto alle modifiche contrattuali, senza assumersi alcuna responsabilità nei confronti dei lavoratori coinvolti. Questa situazione ha alimentato la rabbia dei dipendenti, che chiedono maggiore trasparenza e un dialogo aperto.
L’impatto sulle condizioni di lavoro
Le modifiche proposte ai contratti collettivi avrebbero un impatto diretto sulle condizioni di lavoro. La riduzione delle garanzie sui pagamenti delle malattie e la diminuzione delle ferie e dei permessi metterebbero i dipendenti in una situazione di maggiore precarietà. I lavoratori temono che tali cambiamenti possano ridurre la qualità del lavoro e compromettere la stabilità economica di molte famiglie.
Le richieste dei sindacati
I sindacati hanno ribadito la loro opposizione alla disdetta del contratto collettivo e chiedono alle aziende di tornare al tavolo delle trattative. L’obiettivo è garantire condizioni di lavoro dignitose e tutelare i diritti acquisiti nel corso degli anni. La protesta di Torino si inserisce in un contesto più ampio di mobilitazioni che stanno coinvolgendo il settore dei call center in tutta Italia.
Possibili sviluppi e prossime iniziative
Le organizzazioni sindacali hanno annunciato che, in assenza di risposte concrete, le mobilitazioni proseguiranno con ulteriori scioperi e manifestazioni. I lavoratori chiedono un intervento del governo e delle istituzioni per garantire il rispetto dei contratti e dei diritti acquisiti. La vertenza rimane aperta, e i prossimi giorni saranno decisivi per capire quale direzione prenderanno le trattative.
Il Canavese scommette sul turismo: tre guide per rilanciare il territorio Un nuovo volto per…
Tulipani in fiore a piazza Crimea grazie a un dono speciale Piazza Crimea si colora…
Torino, il nuovo volto del mercato immobiliare Mercato immobiliare in ripresa a Torino - Il…
Jovanotti infiamma Torino: sei serate sold-out all’Inalpi Arena Una festa lunga sei giorni - “Torino,…
Dall’oratorio a Instagram: come cambia l’amore a TorinoViaggio nei luoghi – reali e virtuali –…
Torino, affitti in aumento: l’analisi di Tecnocasa conferma la tendenza nazionale Crescono gli affitti anche…