‘Le mie tre sorelle’ in scena al Teatro Astra
Uno spettacolo intenso e toccante
Il 18 e il 19 febbraio il Teatro Astra ospiterà ‘Le mie tre sorelle’, uno spettacolo in lingua persiana con sovratitoli in italiano, diretto da Ashkan Khatibi. La pièce, interpretata da Sadaf Baghbani, Nazanin Aban, Saba Poori e Sahba Khalili Amiri, racconta la drammatica esperienza di Sadaf Baghbani, attivista iraniana ferita oltre 150 volte da arma da fuoco nella sua lotta per la libertà.
Teatro Astra: un omaggio alle donne iraniane con ‘Le mie tre sorelle’
Un omaggio a Čechov e alla resistenza femminile
Lo spettacolo si ispira al celebre testo ‘Tre sorelle’ di Anton Čechov, reinterpretandolo in chiave moderna per offrire una visione cruda e autentica della condizione delle donne in Iran. Attraverso il racconto delle sorelle di Sadaf, emerge un ritratto struggente della resistenza femminile contro l’oppressione sistematica a cui sono sottoposte.
La voce di una generazione in lotta
Il regista Ashkan Khatibi ha vissuto sulla propria pelle la necessità di lasciare il proprio Paese per continuare a combattere per la libertà. Con questo spettacolo, Khatibi invita il pubblico a unirsi alla sua battaglia, portando sul palco una testimonianza forte e attuale sulla condizione delle donne iraniane e sulla loro lotta quotidiana per i diritti.
La musica rap persiana come simbolo di ribellione
Uno degli elementi chiave della rappresentazione è l’utilizzo della musica rap persiana, considerata il linguaggio ufficiale della nuova generazione iraniana. Attraverso il ritmo e le parole incisive di questa musica, lo spettacolo vuole sottolineare l’ingiustizia subita dalle donne e dare voce alla loro resistenza e determinazione.
Un’esperienza teatrale che scuote le coscienze
‘Le mie tre sorelle’ non è solo uno spettacolo teatrale, ma un’esperienza emotiva potente. Il pubblico viene immerso in una narrazione densa di pathos, dove la realtà delle protagoniste si fonde con la rappresentazione artistica per creare un impatto profondo e indelebile.
Un invito a riflettere e a partecipare alla lotta
Attraverso questa messa in scena, Ashkan Khatibi e il cast vogliono non solo raccontare una storia di dolore e resistenza, ma anche sensibilizzare il pubblico internazionale sulla condizione delle donne iraniane. L’invito è chiaro: ascoltare, riflettere e unirsi alla battaglia per un futuro più giusto e libero.