Musica a tutto volume e degrado nella fabbrica dismessa
Proteste ignorate, scatta il rave abusivo a Moncalieri – Non sono bastate le manifestazioni andate in scena tra venerdì in piazza Carignano e sabato mattina in corso Brunelleschi a Torino per fermare la riapertura del Cpr. I manifestanti contrari al centro di permanenza per i rimpatri si sono dati appuntamento dalla serata di sabato all’interno dell’ex Ilte di Moncalieri, dando vita a un rave party abusivo che ha richiamato oltre un migliaio di persone.
L’ex Ilte trasformata in discoteca a cielo aperto – Lo stabilimento dismesso in via Postiglione, attualmente oggetto di lavori, è stato occupato nella notte da giovani arrivati da tutta la provincia di Torino. Cancelli aperti e assenza di sorveglianza hanno favorito l’ingresso e l’allestimento di un’improvvisata discoteca a cielo aperto, con impianti audio potenti, luci stroboscopiche e musica ad alto volume fino all’alba. La struttura è diventata rapidamente il fulcro del raduno, sfuggendo a ogni controllo.
Mille partecipanti tra musica e degrado – Secondo una prima stima, sarebbero state più di mille le persone presenti al rave, con arrivi scaglionati durante tutta la notte. Oltre alla musica e ai balli, ci sono sospetti sull’uso diffuso di alcol e sostanze stupefacenti. Alcuni residenti hanno segnalato schiamazzi, caos e disagi alla circolazione. L’area industriale, semi-isolata, ha favorito il raduno, ma ha anche messo in difficoltà l’intervento immediato delle forze dell’ordine.
Le forze dell’ordine presidiano la zona – Polizia e carabinieri sono arrivati sul posto poco dopo la mezzanotte per monitorare la situazione ed evitare che il rave degenerasse in episodi di violenza o danneggiamento. Gli agenti hanno presidiato gli ingressi, mantenendo un atteggiamento prudente per non alimentare tensioni. Non risultano al momento fermi o denunce, ma le indagini sono in corso per identificare gli organizzatori dell’evento non autorizzato.
Collegamenti con le proteste contro il Cpr – Secondo alcune fonti, molti partecipanti al rave avevano preso parte anche alle proteste contro la riapertura del Cpr di Torino, manifestando apertamente il proprio dissenso verso le politiche migratorie e di detenzione amministrativa. Il rave è stato interpretato da alcuni come una forma di “occupazione politica” alternativa, anche se il legame tra i due eventi resta al momento solo sul piano informale.
I rischi e le conseguenze di un evento fuori controllo – L’episodio riaccende il dibattito sulla sicurezza nelle aree dismesse e sulla capacità delle autorità di prevenire eventi abusivi. L’occupazione dell’ex Ilte pone interrogativi anche sul controllo dei cantieri e sulla sorveglianza delle strutture in attesa di riqualificazione. Intanto, le forze dell’ordine stanno valutando le immagini e le testimonianze per risalire ai responsabili e capire se ci siano state violazioni penali.
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