Dall’oratorio a Instagram: come cambia l’amore a Torino
Viaggio nei luoghi – reali e virtuali – dell’incontro sentimentale
I bacialè e gli amori di una volta – C’era un tempo in cui l’amore sbocciava nei campi, tra le processioni del paese e le feste patronali. Nelle campagne piemontesi, compresa la cintura torinese, erano i bacialè — veri e propri sensali matrimoniali — a favorire gli incontri tra ragazzi e ragazze in età da matrimonio. Un mestiere antico, fatto di discrezione, legami di fiducia e tanta conoscenza del territorio. L’amore era un affare di comunità, e spesso anche di convenienza.
Dalle sale da ballo agli oratori – Con l’arrivo degli anni ’70 e ’80, la geografia dell’amore inizia a cambiare. A Torino come altrove, il ballo diventa protagonista: sale da liscio, discoteche e balere diventano luoghi privilegiati per corteggiamenti e primi appuntamenti. Ma non mancano le storie nate tra i banchi dell’oratorio, alla fine della messa domenicale, oppure nei bar di quartiere, dove lo sguardo rubato tra un caffè e una brioche valeva più di mille like.
Gli anni ’90 e il centro città – Negli anni ’90, i giovani torinesi iniziano a vivere in modo nuovo gli spazi urbani. Il centro città si anima di bar, librerie, locali e piazze dove incontrarsi in modo più informale. Via Po e piazza Castello diventano veri crocevia sentimentali, mentre la vita universitaria porta sempre più giovani fuori casa, in una Torino più dinamica, curiosa e pronta a sperimentare. L’incontro non è più organizzato, ma lasciato al caso — o alla fortuna.
L’era digitale e gli incontri online – Con l’arrivo del nuovo millennio, i luoghi dell’amore si spostano sullo schermo. Chat, siti di incontri e social network modificano radicalmente le abitudini relazionali. A Torino, come altrove, le app diventano strumenti quotidiani per cercare l’anima gemella. Tinder, Bumble, ma anche Instagram e TikTok: il primo messaggio ha ormai sostituito il primo sguardo. Eppure, nonostante la tecnologia, le emozioni restano le stesse, solo filtrate da uno schermo.
Torino oggi: tra digitale e ritorno alla realtà – Oggi a Torino si cerca l’amore ovunque: online ma anche nei mercati rionali, ai concerti, alle mostre o nei coworking. Dopo il boom del virtuale, molti cercano esperienze autentiche e incontri reali. Crescono gli eventi “slow dating”, gli aperitivi a tema, i club di lettura. E anche i parchi della città, da Valentino a Pellerina, tornano a essere teatro di storie d’amore. Perché, alla fine, ciò che conta è ancora incontrarsi, guardarsi negli occhi e sentirsi capiti.
L’amore cambia, ma non muore mai – Che si tratti di un messaggio su Instagram o di un ballo improvvisato in piazza Vittorio, il desiderio di amare e di essere amati non cambia. I luoghi dell’incontro evolvono, ma il cuore resta lo stesso. A Torino, tra passato e futuro, ogni angolo può diventare teatro di un amore, ogni clic un potenziale inizio. E forse, proprio questa varietà è il segreto di una città romantica senza tempo.
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