Torino, il nuovo volto del mercato immobiliare
Mercato immobiliare in ripresa a Torino – Il 2024 segna un ritorno alla crescita per il mercato immobiliare torinese. Dopo anni di incertezza, le compravendite hanno ripreso vigore, spinte da diversi fattori favorevoli. A trainare il recupero è stato soprattutto il calo dei tassi d’interesse sui mutui, che ha reso più accessibile l’acquisto della casa, soprattutto per le giovani coppie e i nuclei familiari in cerca della prima abitazione.
Prezzi in aumento in centro e in periferia – I dati raccolti nelle ultime rilevazioni mostrano un netto incremento dei prezzi al metro quadro sia nel centro storico sia nelle aree periferiche. Se nel cuore di Torino si registrano aumenti medi del 4-5%, in alcune zone periferiche i rialzi superano anche il 7%, segno che la domanda si sta spostando verso quartieri meno centrali ma ben collegati e in fase di riqualificazione. Borgata Parella, Barriera di Milano e Mirafiori sono tra le aree con il maggiore dinamismo.
La spinta del calo dei tassi sui mutui – Uno dei principali fattori alla base della ripresa è stato il calo dei tassi d’interesse sui mutui, tornati su livelli competitivi dopo i picchi del biennio 2022-2023. Questo ha rilanciato la fiducia delle famiglie e dei piccoli investitori, stimolando un maggior numero di richieste di finanziamento. Le banche, dal canto loro, hanno mostrato una maggiore disponibilità all’erogazione, premiando i profili con garanzie solide e redditi stabili.
Il ruolo crescente della certificazione energetica – Il caro bollette ha inciso sulle preferenze degli acquirenti, spingendo molti a privilegiare immobili con una buona classe energetica. La domanda si concentra sempre più su abitazioni già ristrutturate o di nuova costruzione, dotate di impianti moderni, infissi performanti e sistemi di riscaldamento a basso consumo. Gli immobili in classe A o B sono oggi i più richiesti, anche a fronte di un prezzo più elevato.
Difficoltà per gli appartamenti da ristrutturare – Al contrario, gli appartamenti da ristrutturare faticano a trovare acquirenti. La progressiva riduzione delle agevolazioni fiscali, unita all’incertezza normativa sul fronte dei bonus edilizi, ha scoraggiato molti potenziali compratori. Anche gli investitori, un tempo interessati alla riqualificazione, appaiono oggi più prudenti. In questo contesto, il divario di prezzo tra immobili ristrutturati e da ristrutturare si è ulteriormente ampliato.
Le prospettive per il 2025 – Gli analisti prevedono che il trend positivo possa continuare anche nel 2025, soprattutto se l’inflazione resterà sotto controllo e i tassi sui mutui si manterranno bassi. Le zone periferiche continueranno probabilmente a crescere, trainate da progetti di rigenerazione urbana e nuove infrastrutture. Decisivo sarà anche il futuro delle politiche fiscali per la casa, che potranno influenzare le scelte degli acquirenti nei prossimi mesi.
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